La Liquidita Distribuita può essere paragonata ad una forma classica di detassazione o dazio negativo intra UE?

Posted by | 25 Aprile, 2017 | Domande e Risposte | No Comments

Il presente articolo è parte delle risposte di Alessandro Nosei, autore del libro Liquidità Distribuita, alla recensione del prof. Roberto Tamborini, del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento:

Roberto Tamborini:
L’abbattimento dell’IVA su beni venduti a non residenti equivale a un dazio negativo e, in teoria, è uno strumento a disposizione di un governo sovrano; la detassazione degli utili d’imprese non residenti è una pratica molto diffusa (l’esempio principale in UE è l’Irlanda).  L’autore spiega perché egli ritiene migliore l’erogazione diretta da parte della banca centrale, ma la spiegazione a me non risulta del tutto convincente.

Alessandro Nosei:
A tal riguardo è importante mettere a fuoco due particolarità fondamentali:

  • Non si parla di beni venduti da un paese, ma di beni acquistati sul territorio del paese.
  • Non è una detassazione classica degli utili, ma un premio “di produttività/di consumo” riconosciuto.

Credo quindi di poter escludere l’inquadramento della LD all’interno delle pratiche dei dazi negativi, che sarebbero tali se si applicassero su tutti i prodotti di un pese in difficoltà.

valute-europeeFaccio un esempio: un barattolo di olive greche, se comprato da un tedesco durante un soggiorno in Grecia avrebbe diritto al premio. Lo sesso barattolo importato e comprato in Germania non avrebbe tale diritto. Un pallone da calcio di importazione cinese, verrebbe comprato da un tedesco in Grecia con il premio, lo stesso tedesco comprerebbe il pallone a prezzo pieno in Germania. Questo perché la misura non vuole stimolare la produzione del paese in difficoltà, altrimenti si ricadrebbe nelle tradizionali politiche di stimolo del sistema produttivo con incentivi fiscali.
Lo scopo è agganciare lo stimolo monetario al “momento” microeconomico dell’acquisto al fine di dirottare parte dei consumi fisicamente sul territorio che ne ha necessità. Il risultato, rispetto alle normali politiche di detassazione è enorme, e per questo trattato nel capitolo “Effetti dell’applicazione del modello”.

Un’ultima considerazione: è importante sganciare concettualmente l’erogazione della moneta dal concetto di detassazione, ed agganciarlo al concetto di “premio” per un’azione microeconomica. Per estremizzare il concetto, si potrebbe pensare non ad quorum legato a IVA o IRES, ma ad un semplice 20% (ad esempio) di premio fisso a chi effettua l’azione microeconomica desiderata.